Edizione 2023
ricchissimo guardaroba dei duchi Cesi si dischiude allo sguardo attento di Matteo Iori. Il montefalchese, al servizio del notaio acquaspartano Paolo dei Pierleoni, elenca e descrive con dovizia di particolari le vesti, gli accessori, i gioielli e il corredo nuziale della coppia.
Leggendo quelle carte notarili si ha la tentazione di chiudere un istante gli occhi per lasciare la mano libera di sfiorare i soffici velluti degli abiti di corte, le ruvide trame delle trine, le lisce perle e le fredde gemme degli accessori femminili. Solo il pungente profumo dei sacchetti di lavanda, che immaginiamo riposti nei lignei armadi di Palazzo Cesi, potrebbe ridestarci per scorgere gli sfavillanti ornati d’oro dei damascati ducali: zimarre, braghe, corsetti e ampie gonne che fecero di Federico e Artemisia i protagonisti di una raffinata corte “alla moda”.
“Una zimarra, vestina, busto et maniche di raso verde stampato, guarnita con seta et oro.
Uno guardacore di velluto rosino con fiore, con trine di seta […]
Uno cappotto di tela di oro, incarnata, guarnita di trine, di oro et argento, foderato di tela di oro, di colore di mare, con trine di oro[…]
Uno paro di calzoni di armesino cangiante guarnito di trinetta di oro et argento.
Un colletto di pelle bianca racamato tutto d’oro et argento, foderato di taffetano
Uno ferraiolo di teletta con una trinetta di tela intorno di seta negra et seta verde, foderato di teletta di seta napoletana fatta a opera, con il fondo paonazzo. […]
Un paro di calzette di seta gialle con le sue legacce et racamate con merletti di argento.
[…] Un gioiello di oro smaltato con diamanti numero quaranta, et con una perla a piede a pero.
Una corona, o vero ghirlanda, con cinquanta rubini, et quatordici diamanti, et dui smeraldi, et undici perle”
BIAGETTI A., “Federico Cesi il Linceo e il Palazzo ducale di Acquasparta in tre inventari inediti del XVII secolo”
in “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria”, 1964
Da questa fonte storica trae ispirazione la prossima edizione de La Festa del Rinascimento di Acquasparta che nel giugno 2023 rievocherà la storia della corte di Federico Cesi e dell’Accademia Lincea con un programma culturale, eno-gastronomico e d’intrattenimento di elevato profilo.
Trame tessili che contraddistinguono le preziose vesti rinascimentali della corte cesiana. In cui la raffinatezza, l’attenzione alla bellezza ed alla cura estetica erano importanti, come nelle più ricche corti del tempo.
Trame di mistero che avvolgono le vicende storiche dell’Accademia dei Lincei e che caratterizzano più ampiamente le turbolente vicende tardo rinascimentali TRAME: il tema della XXIV edizione della Festa del Rinascimento che dà appuntamento al suo pubblico con il titolo di “Trame”.
Edizione 2022
Ripercorrere la XXIII edizione della Festa del Rinascimento ad Acquasparta attraverso queste immagini significa immergersi in un universo di suoni, colori, emozioni.
Significa incontrare i volti accesi dall’entusiamo, gli sguardi attenti di chi è pronto alla meraviglia; significa incontrare la concentrazione di chi ama la sfida, la competizione, di chi esulta della vittoria, di chi sa che la delusione può arrivare ma che non sarà mai abbastanza grande da cancellare la passione che è stata la guida della lunga preparazione e che sarà la spinta, fortissima, a pensare solo di fare meglio l’anno successivo. Significa incontrare gli sguardi di chi sa che ogni proprio gesto è una pennellata che, insieme alle altre, disegna un’opera mirabile.
Accarezzare con lo sguardo queste foto significa sfogliare un album di famiglia.
Una famiglia che sa raccogliersi intorno a spazi comuni, tempi condivisi, bellezza immaginata insieme ed insieme realizzata.
Una famiglia impaziente di aprire la porta e donare tutto ciò a quanti, ospiti, sapranno anche loro amarlo.