La Contrada di san Cristoforo, il cui colore stemma bianco celeste rappresenta il santo che tiene sulle spalle il bambino Gesù, deve il suo nome alla zona del centro storico di Acquasparta in cui si trova la Chiesa di San Giuseppe che risiede nell’omonima via e che fu eretta dalla Compagnia di San Giuseppe nel 1737 nel luogo appunto detto “contrada di San Cristoforo”.
La denominazione di tale luogo si deve presumibilmente ai Frati minori di Acquasparta che avevano creato una casa di accoglienza per i pellegrini nel vicolo di San Giuseppe dedicato a San Cristoforo, patrono dei viandanti e viaggiatori.
Fulcro della Contrada è rappresentata dalla “Piazzetta delle Prove”, una bellissima terrazza panoramica, al centro di Acquasparta, da cui è possibile ammirare lo stupendo scenario dei Monti Martani.
La Taverna della contrada, un insieme di antiche cantine usate per l’invecchiamento del vino completamente ristrutturate, si affaccia su questa splendida terrazza, terrazza che durante la Festa permette agli ospiti di assaggiare tutte le nostre specialità immersi nella frescura serale all’aperto,
ma che consente agli amanti del rustico una cena dentro le nostre freschissime sale.
Gli elementi di ricchezza della Contrada di San Cristoforo, sono l’inventiva, la fantasia, l’immaginazione e l’innovazione, tutti elementi che accompagnati da maestranze artigiane e sartoriali, confluiscono in un insieme di scenografie, cortei, costumi, oggetti e animazioni originali,
insoliti e differenti dalle altre contrade.
L’altro elemento fondativo di San Cristoforo è la sua anima generosa ed accogliente, nella contrada trova “asilo” chiunque voglia impegnarsi ma soprattutto divertirsi, che sia in cucina o davanti al fuoco o nelle gare, c’è posto per tutti!
Nel corso degli anni, la simpatia, l’accoglienza, il calore e la forza della Contrada hanno conquistato l’affetto di tanti affiliati contradaioli di altre cittadine come Pesciano, Todi, Anghiari (AR), Narni, Spello e Terni, dove risiedono alcuni nostri amici, che ci hanno aiutato nella crescita nell’arte attoriale e culinaria, caposaldi per le gare della Festa del Rinascimento.
Dall’anno 2006, anno in cui la Festa del Rinascimento ha modificato e istituito definitivamente le gare per la vincita delle “chiavi cittadine”, (la gara dei Tamburi, la gara di Teatro, la Gara Gastronomica e il Grande Gioco dell’Oca) i contradaioli hanno cominciato a studiare le varie materie antiche, creando dei gruppi che rappresentano il cuore pulsante di San Cristoforo;
- I tamburini grandi, plurivincitori della gara di tamburi;
- I Teatranti di San Cristoforo, che di anno in anno sono diventati oramai un punto di riferimento della gara di teatro temuti anche dalle altre compagnie;
- Il gruppo del corteo che realizza scenografie e danze molto spettacolari aiutate da un folto vivaio di piccoli tamburini, sbandieratori e ballerine.
- La squadra del gioco dell’Oca, che insieme al loro capitano, da sempre superano prove di abilità e destrezza fisica per tentare di vincere le Chiavi cittadine.
Nelle venti edizioni passate, la Contrada di San Cristoforo è risultata vincitrice nell’anno 2002, nel 2003, nel 2005, nel 2007 e dopo ben 11 anni finalmente nell’anno 2018, grazie all’impegno, all’entusiasmo e alla fortuna di tutti i contradaioli, certamente non abbiamo vinto tante edizioni rispetto ai nostri “avversari” ma il sensazione che pervade tra noi è quella che “l’armonia e l’amore per San Cristoforo, sono pur sempre una bella e grande vittoria”.